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BROCARDO DEL MESE: NOVEMBRE 2025

"NEC VI NEC CLAM "(*)

Traduzione (libera): (il possesso "ad usucapionem" di un bene) "deve avere il requisito di non essere stato acquistato nè con la violenza nè clandestinamente"

 Espressione di largo uso, che descrive stentoreamente (come solo la lingua latina sa fare) il requisito che deve sussistere ai fini dell'usucapione di un bene ai sensi dell'art. 1163 cod.civile ed anche per l'esercizio dell'azione di manutenzione prevista dall'art. 1170 cod. civile.

 

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OSSERVATORIO:CESSIONI DI CREDITI IN BLOCCO e tutela dei diritti degli esecutati

Mentre questo governo è impegnato nella lotta ai dossieraggi e nelle diatribe sulle nomine ministeriali, si sta consumando, nella più totale indifferenza dei media e della politica, il dramma di centinaia  e centinaia di consumatori - debitori esecutati aggrediti dalle varie società operanti nell'opaco mercato delle cessioni dei crediti pro-soluto in blocco ex art. 58 dpr n. 385/1993 e L. 130/1999,  con compressione pressochè totale del diritto costituzionale di difesa.

Tale opacità è favorita dal famigerato PNRR e dall'ossessione dei politici  a rispettare gli assurdi diktat della U.E.(recepiti senza colpo ferire dai nostri governanti privi di attributi.. con la famigerata "Riforma Cartabia"  e nel silenzio imbarazzato della classe forense),  che hanno imposto la riduzione entro il giugno 2026 della durata delle procedure esecutive immobiliari e del 90% delle cause civili pendenti al 31.12.2022, con sostanziale soppressione della possiblità di sospensione delle stesse esecuzioni  e con l'esito pressochè scontato delle opposizioni, ad eccezione di qualche lodevole, ma rara, voce di dissenso da parte della giurisprudenza soprattutto delle corti di merito (reperibile sull'ottimo sito web: www.ilcaso.it ).

Le conseguenze  di queste disposizioni sono in taluni casi paradossali: si segnalano ad esempio le vendite immobiliari portate a termine "a prescindere"  con il rigetto di opposizioni magari fondate nel merito, con il  risultato di vendite all'asta di immobili adibiti a prima casa e occupati (magari da persone anziane e malati) acquistati all'incanto, magari da cittadini extracomunitari "integrati", se del caso approfittando delle linee di credito messe generosamente a disposizione da banche nazionali e internazionali, "in nome del "politicamente corretto" e dell'integrazione.

Ci stiamo scavando la fossa  con le nostre mani!